Teatro

La "Storia truculenta di Barbablù" a L'Aquila

La "Storia truculenta di Barbablù" a L'Aquila

Mercoledì 14 marzo, alle ore 9.00 e poi alle ore 11:15, presso La Casa del Teatro, in piazza d'Arti - via Ficara a L'Aquila, verrà replicato uno degli spettacoli più di successo dell'Ass. Teatrabile, diretta da Eugenio Incarnati: "La truculenta storia di Barbablù".
Presentato in diverse rassegne e festival lo spettacolo rintraccia elementi comuni fra la fiaba di Perrault, le fiabe di tradizione mitteleuropea ed alcune fiabe popolari abruzzesi.
L’allestimento dell’estate 2009 dello spettacolo, ad esempio, è stato fortemente influenzato dall’esperienza nei campi scuola del dopo terremoto a L’Aquila, in cui i più piccoli hanno sperimentato (e tuttora patiscono) in maniera pesante l’oppressione dell’incertezza e della paura del futuro. La base su cui poggiare gli interventi teatrali è stata individuata nelle fiabe, espedienti narrativi antichissimi, tramandati di nonno in nipote per giocare a “vincere la paura”.
Nel marzo 2011 lo spettacolo è stato rappresentato all’estero, in Germania ed Olanda in manifestazioni organizzate da istituti culturali in cui si studia la nostra lingua.
E’ uno spettacolo in cui i bambini ridono e gli adulti, quasi quasi , si spaventano. Una logica a-logica sospinge lo spettacolo: ogni possibile linguaggio è messo in discussione, tutto è finto, tutto è visibile, svelato… e tutto è improbabile. Tutto, d’altro canto, è veloce, quel tanto che serve a frustrare i sensi e ad abbandonarsi al flusso del racconto.
Così, nella semplicità e nella “povertà” dell'allestimento, nel grottesco, nell’onirico e nel ridicolo si ritrova, alla fine, il senso del linguaggio del teatro. Gli attori sono in riga, con lo sguardo nel vuoto. Strumenti musicali suonano melodie improbabili. Presto la vicenda, fiabesca ed onirica, si svilupperà attraverso capovolgimenti continui. Si parte da una serrata narrazione, “condita” da suoni, rumori e versi. 
A dare vita ai personaggi: Roberta Bucci, Roberto Mascioletti e Marcello Salvatore. La regia è di Eugenio Incarnati.